La CEI, da pochi giorni, ha pubblicato il documento “I cantieri di Betania”, col quale offre, alle chiese locali, le prospettive per proseguire il cammino sinodale in questo secondo anno. Il testo parte da quanto è emerso dalla consultazione del Popolo di Dio. Il documento propone l’immagine del “cantiere”, calandolo in tre diversi contesti: “la strada e il villaggio”, “l’ospitalità e la casa”, “le diaconie e la formazione spirituale”; un quarto spazio di lavoro è lasciato ad una specificità emersa nella prima fase di ascolto in ogni diocesi.
Quella del cantiere è un’immagine che indica la necessità di un lavoro che duri nel tempo, che non si limiti all’organizzazione di eventi, ma punti alla realizzazione di percorsi di ascolto ed esperienze di sinodalità vissuta, la cui rilettura sia punto di partenza per la successiva fase sapienziale. (I cantieri di Betania, 5)
Una occasione da non sprecare, questo nuovo step, per raggiungere e lasciarsi raggiungere da quanti non sono stati ancora coinvolti nel cammino sinodale.
La condivisione di “buone pratiche” attraverso gli strumenti di comunicazione disponibili, a partire dal sito della CEI dedicato, può aiutare l’edificazione vicendevole delle varie realtà locali. Alla fine del testo, con uno sguardo al Congresso Eucaristico Nazionale di Matera del settembre p.v., troviamo l’invito a ricomprendere sempre più profondamente la celebrazione eucaristica come vero paradigma della sinodalità.