L'assemblea si è riunita venerdì 29 aprile presso il "Centro Gesù liberatore" di via Fondo di Margifaraci
L’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice ha riunito presso il Centro Gesù Liberatore di via Fondo di Margifaraci l’Assemblea diocesana Presinodale: insieme all’Equipe diocesana del Sinodo è stata l’occasione per fare il punto sul cammino fin qui svolto e per tracciare la nuova fase del cammino della nostra Chiesa locale.
All’Assemblea è stato chiamato a partecipare tutto il popolo di Dio, a partire da quanti hanno ruoli di responsabilità, coordinamento e collaborazione ad ogni livello, così come ogni persona che si è lasciata coinvolgere nel cammino sinodale.
Come spiega Milena Libutti, Referente diocesana per il Sinodo con don Giuseppe Vagnarelli, «nella prima fase del cammino sinodale che si è conclusa il 31 marzo abbiamo interpellato le parrocchie, le realtà religiose, gli uffici e gli organismi della Curia, la Consulta delle aggregazioni laicali, le confraternite e il mondo delle associazioni e dei movimenti, ma sono state ascoltate diverse altre realtà (scuola, sanità, terzo settore, istituti di detenzione, etc..). In questo lavoro è stato fondamentale il ruolo dei “facilitatori” che hanno accompagnato l’ascolto di questa prima fase del cammino sinodale; la cui sintesi verrà presentata domani all’Assemblea. La ricchezza dei contributi che abbiamo ricevuto è veramente importante, c’è un elemento comune che lega tutte le risposte che abbiamo accolto, ed è il diffuso apprezzamento del metodo dell’ascolto della vita delle persone. Metodo proprio di questo cammino sinodale».
«Il punto è proprio questo – dice Don Giuseppe – il cammino sinodale delle Chiese d’Italia riguarda non solo la realtà ecclesiale in senso stretto ma l’intera società: si tratta di ascoltare tutti prima che di voler essere ascoltati. Siamo riusciti ad avere contributi dal mondo del carcere, dalla scuola, dalla pubblica amministrazione (ad esempio, risposte ci sono arrivate da alcuni consigli comunali) e abbiamo ricevuto apprezzamento per come il cammino sinodale si sta rivelando una concreta occasione di incontro e di scambio di esperienze oltre che di suggerimenti per iniziare a guardare insieme ai passi successivi da compiere. Domani vivremo una tappa significativa del cammino condiviso con tutte le Chiese italiane, un cammino lungo che culminerà con il Giubileo del 2025; da domani si apre una nuova fase, in cui saremo chiamati a riflettere sui temi che l’Assemblea dei Vescovi italiani del prossimo mese di maggio ci restituirà».
Per l’Arcivescovo Corrado Lorefice “Dire Sinodo vuol dire tornare alle origini della nostra identità ecclesiale, perché significa che affrontando questo cammino – quello sinodale – ci riappropriamo della bellezza del nostro Battesimo. Stiamo poi vivendo una grande opportunità perché questo Sinodo vuole riscoprire la grande responsabilità di tutti i battezzati nell’annunciare e testimoniare la Chiesa in questo nostro tempo, una Chiesa che sia comunità, all’interno della quale è sempre più vivo il senso di partecipazione in ordine alla missione stessa della Chiesa, quella di condividere il Vangelo con ogni uomo e con ogni donna. Ecco la bellezza di questo cammino, quella di una comunità cristiana che si rimette in ascolto innanzitutto del suo Signore e poi ascolta tutti, ma proprio tutti, anche coloro che non hanno una partecipazione attiva – magari sporadica – alle nostre comunità; anche coloro che, lontani dalla Chiesa seppur battezzati, possono offrire molto in questo momento”.
Fonte: chiesadipalermo.it